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    Ipnosi e acufeni: Firenze, Parma e Montevarchi (Valdarno)

     

    Ipnosi per l’acufene: è una terapia efficace?

    Gli studi più recenti mostrano una percentuale molto alta di pazienti (superiore all’80%) in grado di ottenere una maggiore qualità della vita, un maggior benessere e minori ansia e depressione dopo aver ricevuto un trattamento ipnotico nei casi di acufene.

    Fa scomparire l’acufene?

    L’acufene è una percezione che può avere diverse cause, anche di tipo organico. In altre parole, spesso non si tratta di un fenomeno unicamente psicologico, sebbene le componenti psicologiche vi giochino una parte rilevante: per questo motivo è opportuno che l’intervento psicologico si svolga in collaborazione con il medico curante, ed in ogni caso dopo un’attenta valutazione clinica. L’ipnosi non può far scomparire magicamente un acufene determinato da un processo patologico, infettivo o traumatico: può avere un effetto più radicale, invece, quando la componente psicologico/ansiosa è preponderante. Ma anche quando vi è un problema fisico alla base, può grandemente migliorare il benessere e il “tono emotivo” della persona, spesso preda di disperazione ed ansia come conseguenza dell’acufene. Nel medio periodo, questo fa ‘abituare’ la persona all’acufene: in altre parole, continua a portarlo con sè sentendolo sempre meno.

    Che cos’è l’abituazione?

    Nella vita di tutti i giorni ci capita di sentire percezioni di tutti i tipi a cui non prestiamo la minima attenzione perché vi siamo abituati: il punto in cui i piedi poggiano sulla suola della scarpa, la cintura che stringe i pantaloni e i rumori dell’esterno di casa (traffico, uccellini, ecc.). Non prestando attenzione a questi rumori li sentiamo sempre meno e la maggior parte del tempo non li sentiamo affatto. Questo è l’obiettivo dell’ipnosi con l’acufene; spesso, purtroppo, reazioni psicologiche e stress ambientali fanno reagire con allarme al tinnito, rendendolo sempre più forte alla consapevolezza e innescando un sofferto circolo vizioso. Il fischio crea agitazione e allerta che a loro volta aumentano la percezione dell’acufene.

     

    Come è strutturato l’intervento ipnotico?

    Essenzialmente, in due parti: l’ipnosi guidata all’interno dello studio dell’ipnotista ed esercizi di autoipnosi da svolgere a casa. Il primo intervento rafforza il secondo e viceversa: gli studi dimostrano infatti che le abilità ipnotiche migliorano con l’esercizio. La prima sessione è dedicata ad una fase di anamnesi e di domande strutturate sul tipo di acufene, sulle Tentate Soluzioni adottate dal paziente e ad una prima familiarizzazione con lo stato ipnotico. Solitamente dalla seconda sessione in poi viene fornita una registrazione su chiavetta USB da riascoltare a casa, in modo da potenziare l’effetto e migliorare la risposta ipnotica.

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