Tutto è molto semplice, in guerra: ma ciò che è semplicissimo non è facile (von Clausewitz)
Aumentare per ridurre: un approccio strategico
La tradizione strategica ha da sempre, in ambito guerresco e non, enfatizzato come sua ragione d’essere la capacità di perseguire un obiettivo passando da strade laterali, oblique, evitando l’unidirezionalità ottusa ma anzi, come ha detto Gaddis (2018), “gestendo la polarità senza lasciarsene soggiogare”. Dapprima il gruppo del Mental Research Institute di Palo Alto, poi il lavoro certosino di ricerca del Centro di Terapia Strategica, hanno brillantemente ereditato tale enfasi, l’attenzione al risultato pragmatico, l’utilizzo di logiche non lineare e ambivalenti come guida per il proprio lavoro clinico.
Per esemplificare questo approccio, utilizzerò una tecnica ipnotica utilizzata in casi di acufene o dolore cronico, all’interno della quale l’obiettivo dichiarato durante la trance è quello di aumentare deliberatamente l’intensità del sintomo per poi ridurla drasticamente.
Una procedura ipnotica
Nella sessione ipnotica descritta da Barabasz (2008), dopo una prima fase di familiarizzazione con i fenomeni ipnotici e con la ipnoterapia, viene indotta la trance con una procedura formalizzata. Dopo l’approfondimento dei fenomeni della trance, viene paradossalmente suggerito al paziente un aumento del fenomeno percettivo, fino a livelli di vivo malessere: infine, viene suggerita una forte diminuzione dell’acufene. Si struttura la sessione in modo che l’aumento dell’acufene sia significato come qualcosa di voluto dal terapeuta e creato dal paziente, mentre la diminuzione è di fatto una reazione che, pur decisa da entrambi, viene naturale dopo il primo aumento.
Citando Watzlawick (1974), ristrutturare significa “cambiare il contesto o il punto di vista concettuale o emotivo in relazione a cui si fa esperienza di una situazione e posizionarla in un’altra cornice che, pur rispettando ugualmente bene, se non meglio, i “fatti” della medesima situazione concreta, ne modifica conseguentemente l’intero significato”. All’interno della procedura ipnotica descritta, il terapeuta procede a ristrutturare completamente l’esperienza dell’acufene, mostrando in vivo al paziente come sia in suo potere aumentarne l’intensità, accedendo poi alla possibilità di ridurla. Tale esperienza emotiva correttiva modifica radicalmente la percezione dell’acufene ristrutturandola completamente, inserendo il sintomo in una cornice in cui è assente il pericolo e la conseguente reazione di allarme.
In Terapia Breve Strategica, come detto, viene fatto largo uso di metodologie similari, afferenti all’utilizzo delle logiche non lineari (nello specifico della logica paradossale – Nardone e Balbi, 2008): applicazioni dello stesso principio si possono rintracciare anche nel rilassamento progressivo di Jacobson (il quale procede a provocare una maggiore tensione muscolare prima di accedere alla rilassamento) e in alcune tecniche ipnotiche per il trattamento del dolore cronico, in linea con l’antico stratagemma cinese:
Spegnere il fuoco aggiungendo legna.
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Riferimenti bibliografici
Gaddis, J. L. (2018). Lezioni di strategia. Milano: Mondadori.
Nardone, G., Balbi, E. (2008). Solcare il mare all’insaputa del cielo. Lezioni sul cambiamento terapeutico e le logiche non ordinarie. Firenze: Ponte alle Grazie.
Watzlawick, P., Weakland, J., Fisch, R. (1974). Change. Principles of Problem Formation and Problem Resolution. New York: Norton.
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