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Giacomo Crivellaro | Psicologo Psicoterapeuta
Terapia Breve Strategica e Ipnosi
Firenze, Parma e Montevarchi (Valdarno)

L’esperienza clinica e la ricerca mostrano che la presenza di ansia sociale (cioè della sensazione di essere inadeguati e fuori luogo nelle situazioni sociali, che solitamente provoca anche forti sensazioni di disagio e persino paura in chi ne soffre) può costituire un potente predittore dell’abuso di sostanze, ed in particolare della cocaina (ma anche, e molto spesso, di alcool o marijuana). Quest’ultima infatti, si fa foriera di sensazioni di onnipotenza e di esaltazione, la parola pare fluida, la persona sente di trovare la cosa giusta da dire al momento giusto, si senta simpatica, brillante, al centro della scena.

Nello studio di Buckner e colleghi, le variabili che possono spingere una persona con problemi di ansia sociale nelle braccia delle sostanze sono molteplici: il tentativo di abbassare il livello di attivazione psico-fisiologica (ansia), di migliorare il proprio umore, di superare l’evitamento delle temute situazioni sociali, ma anche di superare la paura del giudizio degli altri oppure di superare deficit relazionali, reali o percepiti.

Lo studio di Blanco e colleghi (2018), a sua volta, mostra come le persone con ansia sociale siano a maggiore rischio di fare uso di cannabis, a sua volta un predittore del futuro uso di cocaina.

Possiamo quindi affermare che questa droga è una delle sostanze alle quali può approdare chi, alla ricerca di una automedicazione della propria ansia sociale, trova in esse una apparentemente efficace, e quindi pericolosissima Tentata Soluzione. Pericolosissima perché, se da un lato l’illusione chimicamente costruita può sembrare splendida e multicolore come nel caso della cocaina, dall’altro lega a sé il cambiamento di una percezione di inadeguatezza destinata a ripresentarsi in sua assenza. Con una ulteriore complicazione: la percezione di essere magnifici e brillanti che regala stabilisce uno standard, che mai potrà essere eguagliato, persino dopo che l’abuso sia stato definitivamente abbandonato. E così, la terapia dei pazienti ansiosi sociali che in passato hanno fatto uso di questa pericolosissima sostanza, si svolgerà in mezzo a resistenze e ostacoli maggiori: mantenerne la distanza, ma anche tollerare che la percezione di sé della quale si va in cerca non esiste se non in un mondo artificiale, nel quale i neuroni percepiscono soprattutto la droga, o la realtà alterata che essa riesce a costruire.

 

Riferimenti bibliografici

Blanco, C., Flórez‐Salamanca, L., Secades‐Villa, R., Wang, S., & Hasin, D. S. (2018). Predictors of initiation of nicotine, alcohol, cannabis, and cocaine use: Results of the National Epidemiologic Survey on Alcohol and Related Conditions (NESARC). The American journal on addictions27(6), 477-484.

Buckner, J. D., Heimberg, R. G., Ecker, A. H., & Vinci, C. (2013). A biopsychosocial model of social anxiety and substance use. Depression and anxiety30(3), 276-284.

Myrick, H., & Brady, K. T. (1997). Social phobia in cocaine-dependent individuals. American Journal on Addictions6(2), 99-104.



Giacomo Crivellaro; Psicoterapia Breve Strategica e Ipnosi a Firenze, Parma e Montevarchi (Valdarno)
Psicologo Psicoterapeuta a Firenze, Parma e Montevarchi (Valdarno)
Sono Psicologo Psicoterapeuta. Diverse esperienze lavorative in alcuni ambiti della Salute Mentale mi hanno portato ad approfondire la Terapia Breve Strategica, approccio che considero il migliore, in ambito psicoterapeutico e non solo. Sono un curioso impenitente, un critico impietoso (anche verso me stesso, ahimè!) e un lettore accanito. Ricevo come Psicologo Psicoterapeuta libero professionista nei miei studi di Firenze, di Parma e a Montevarchi (AR), dove collaboro con il Centro ABA e Psicoterapia Valdarno della Associazione Vento a Favore, di cui sono socio fondatore. Sono Psicoterapeuta Ufficiale e Ricercatore del Centro di Terapia strategica di Arezzo.


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