Voler essere qualcun altro è uno spreco della persona che sei.
Marilyn Monroe
Si legge ovunque di corsi per migliorare l’autostima, corsi per imparare a dare valore a sè stessi, imparare ad accettarsi per vivere meglio. In teoria tutte ottime idee, sì: ma come fare? Ecco alcuni consigli utili.
1° Punto: Evitate di pretendere il riconoscimento negli altri.
Spesso otteniamo attestati di stima da persone inaspettate, in momenti inaspettati, in constesti sorprendenti: altre volte non riusciamo ad ottenere questi riconoscimenti dalle persone che ci stanno attorno, da coloro che più ci sono cari. L’errore qui consiste nel combattere per ottenere quel sorriso, quel complimento, quella ‘pacca sulla spalla’ che pure ci farebbero tanto piacere. Infatti in questi casi insistere implica attribuire all’altro il potere di farci stare bene, dargli la possibilità di determinare il modo in cui ci vediamo e percepiamo. E reagire con rabbia, di solito, peggiora le cose. Evitate di “raccogliere l’arma con cui siete stati feriti”, come direbbe Victor Hugo.
2° Punto: Evitate di cercare di essere rispettati e valorizzati percorrendo strade già battute, strade già calpestate.
Sarete solo un membro alla massa, un granello di sabbia nella spiaggia.
3° Punto: Ripetete ciò che ha funzionato in passato.
Si tratta di una strategia tanto semplice quanto efficace: trovate le situazioni in cui vi siete sentiti realizzati, quali sono i punti in comune fra di loro? Che cosa le ha rese tanto speciali per voi? Ora: come potreste ripetere situazioni simili?
4° Punto: Trovate ciò in cui siete bravi, le vostre risorse.
Nelle situazioni in cui vi siete sentiti realizzati, quali aspetti di voi siete riusciti o riuscite a mettere in gioco? In questi momenti quali vostre caratteristiche, talenti, capacità innate o acquisite stavate utilizzando? Molto probabilmente questi ultimi sono i vostri punti di forza, i capisaldi su cui poggiare le fondamenta di ciò che vorreste diventare. Teneteli a mente.
5° Punto: Disciplina!
Partendo dai vostri punti di forza, coltivateli senza sosta, permettete loro di svilupparsi, di crescere, di avere l’aria, il sole, l’acqua e il nutrimento giusto che possano aiutarli a germogliare. Non lasciate passare giorno senza compiere un passo, anche molto piccolo, nella direzione di aiutare i vostri talenti a svilupparsi e fiorire.
6° Punto: Gestire la solitudine.
Non voglio mentirvi: come dicevano gli antichi guerrieri giapponesi “La Via del Samurai è la strada da percorrere da soli”. Quando ci accingiamo a pensare di coltivare ciò che siamo, a preparare la strada di ciò che vorremmo essere, inevitabilmente stiamo creando la nostra solitudine. Infatti, come potremmo essere sempre in compagnia di qualcuno se stiamo lavorando per realizzare noi stessi, nella nostra unicità?
A questo punto, vorrei che tornaste all’inizio dell’articolo, e vi chiedeste: sono sicuro/a che ne valga la pena? Non preferirei un posticino al calduccio, protetto dalla maggioranza, da ciò che è ‘normale’, dalla sicurezza delle strade già battute, già percorse? Ma forse, se siete arrivati a questo punto, ormai è già tardi.
Ricorda che, come ha detto un grande psicoterapeuta,
“Sei un inguaribile deviante” (Stephen Gilligan)
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Psicologo Psicoterapeuta a Firenze e Parma
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