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Ansia generalizzata o mattutina | Terapia Breve Strategica a Firenze, Parma e Montevarchi (Valdarno)

Che cos’è il disturbo d’Ansia Generalizzata?

 

Per ansia generalizzata si intende uno stato di preoccupazione costante, lungo tutto l’arco della giornata, rispetto ad una molteplicità di “aree”di vita, come il lavoro, la vita sociale e sentimentale, la scuola, ecc. Si manifesta per la presenza di una preoccupazione di base, associata ad irrequietezza, affaticabilità, irritabilità. Spesso è accompagnata da problemi di insonnia e/o da problemi di concentrazione, dovuti alla carenza di sonno (se presente), oppure al flusso costante di pensieri e preoccupazioni che assorbono l’attenzione.

 

Le preoccupazioni: contenuti e percezioni

 

Le preoccupazioni del disturbo d’ansia generalizzata sono state oggetto di studio da parte del team del Centro di Terapia Strategicache ha individuato alcuni pattern ricorrenti. Si tratta di tre categorie in cui rientrano i pensieri dei pazienti con ansia generalizzata:

1. Senso di incapacità/inadeguatezza personale

La persona è convinta di essere mancante di qualcosa, carente in qualche abilità o capacità individuale di fondamentale importanza. Si tratta di una percezione di incapacità che costruisce la sensazione di problemi in arrivo nel prossimo futuro; l’ansia è legata all’attesa angosciosa di qualche che si sente arrivare da un momento all’altro, ma che non si sa bene che cosa sia. Si vedono i nuvoloni neri all’orizzonte; l’intensità della tormenta e i danni che farà sono però sconosciuti.

2. Gli altri mi intralciano o mi ostacolano

Altri pazienti hanno la sensazione persistente di essere malvoluti, intenzionalmente ostacolati o inconsapevolmente intralciati dagli altri. Naturalmente questo porta allo sviluppo di una costante iperattivazione attentiva, a fronte della minaccia in arrivo, che si estende lungo l’arco della giornata.

3. Il destino o la vita mi sono avversi

La sensazione di essere stati condannati dall’esistenza, in un processo non esplicitato che ci vede vittime inconsapevoli, porta ad una percezione ancora più marcata di difficoltà o pesantezza, quando non vera e propria pericolosità, della giornata in arrivo. Anche qui l’ansia conosce dei veri e propri “picchi” durante la mattina, quando appena svegli, ciò che attende queste persone si dipana davanti a loro in tutta la sua maestosa pericolosità imminente, una pena senza giudizio, condanna senza amnistia.

Essi inoltre si esplicano in una:

  • Temporalità legata al passato

In alcuni casi, la presenza di significativi eventi traumatici oppure di relazioni familiari abusanti, forme di trauma prolungato o percorsi di vita colmi di sofferenza, può costruire la percezione che il passato, da cui con tanta pervicacia si cerca di fuggire, insegua la persona nel presente. Quest’ultimo risulta “colorato” dei toni cupi con cui si ricordano eventi passati, rendendolo minaccioso.

  • Temporalità legata al futuro

In altri casi, la percezione angosciosa si focalizza sul futuro, come se quest’ultimo riservasse sorprese inaspettate e poco piacevoli ad ogni angolo, ad ogni scelta, ad ogni cambio di direzione. Sebbene la sensazione ansiosa sia presente, essa si costituisce come associata all’angoscia di qualcosa che non andrà nella direzione sperata.

Sebbene le problematiche di ansia generalizzata possano portare a sporadici attacchi di panico, non si tratta di una sindrome di attacchi di panico; questi ultimi, nel caso dell’ansia generalizzata, si caratterizzano come dei “picchi” di un’ansia che però è sempre presente; al contrario di altre sindromi in cui essi, pur ripetendosi, non sono accompagnati da una costante sensazione di angoscia.

Leggi anche: Terapia Breve Strategica degli Attacchi di panico

Prevalenza del Disturbo d’Ansia Generalizzato

 

Quante persone accusano i sintomi?

Ad oggi, gli studi effettuati non hanno trovato delle percentuali stabili nel tempo, in Paesi diversi. In generale, possiamo affermare che il Disturbo d’Ansia Generalizzata colpisca, nell’arco di vita, tra il 3% ed il 6% delle persone (Lieb et al., 2005); si tratta quindi di un problema piuttosto diffuso, che provoca un alto grado di malessere. Per questo, sono necessarie tecniche e strategie terapeutiche precise, che però, permettono in gran parte di superare lo stato ansioso.

Quali sono i sintomi accessori?

Spesso, oltre alle sensazioni descritte, il Disturbo d’Ansia Generalizzato è associato ad altre problematiche, soprattutto su base ansiosa (Wittchen & Hoyer, 2001). Possono verificarsi degli attacchi di panico, anche se sono secondari al disturbo d’ansia generalizzata; si tratta di “picchi” ansiosi che non definiscono una vera e propria sindrome da attacchi di panico (Nardone, 2016). L’ansia generalizzata può portare a reazioni depressive, anch’esse secondarie alla sensazione di fallimento e alla conseguente rinuncia del superamento del problema (Muriana & Verbitz, 2006).

Come si guarisce dal disturbo d’Ansia Generalizzata?

Le sindromi ansiose sono tra le problematiche psicologiche, le più diffuse dopo le dipendenze da sostanze, e il disturbo d’ansia generalizzata è tra i problemi più frequenti presentati da chi si presenta ai servizi (Lieb et al., 2005). Purtroppo, è raro che possa andare incontro ad una guarigione spontanea (Bruce et al., 2005). Naturalmente, questo non significa che non sia curabile. Al contrario, gli studi portati avanti dal gruppo di studio del Centro di Terapia Strategica mostrano che è possibile progettare interventi terapeutici in grado di ottenere la guarigione in tempi brevi, e nella grande maggioranza dei casi.

 

Bibliografia

Bruce, S. E., Yonkers, K. A., Otto, M. W., Eisen, J. L., Weisberg, R. B., Pagano, M., … & Keller, M. B. (2005). Influence of psychiatric comorbidity on recovery and recurrence in generalized anxiety disorder, social phobia, and panic disorder: a 12-year prospective study. American Journal of Psychiatry, 162(6), 1179-1187.

Gray, M., Kemp, A. H., Silberstein, R. B., & Nathan, P. J. (2003). Cortical neurophysiology of anticipatory anxiety: an investigation utilizing steady state probe topography (SSPT). Neuroimage, 20(2), 975-986.

Lieb, R., Becker, E., & Altamura, C. (2005). The epidemiology of generalized anxiety disorder in Europe. European Neuropsychopharmacology, 15(4), 445-452.

Munk-Jørgensen, P., Allgulander, C., Dahl, A. A., Foldager, L., Holm, M., Rasmussen, I., … & Wittchen, H. U. (2006). Prevalence of generalized anxiety disorder in general practice in Denmark, Finland, Norway, and Sweden.Psychiatric Services, 57(12), 1738-1744.

Muriana, E., Verbitz, T. (2006). I volti della depressione. Abbandonare il ruolo della vittima: curarsi con la psicoterapia in tempi brevi. Firenze: Ponte alle Grazie.

Nardone, G., Valteroni, E. (2016). La terapia degli attacchi di panico: liberi per sempre dalla paura patologica. Firenze: Ponte alle Grazie.

Somers, J. M., Goldner, E. M., Waraich, P., & Hsu, L. (2006). Prevalence and incidence studies of anxiety disorders: a systematic review of the literature. The Canadian Journal of Psychiatry, 51(2), 100-113.

Wittchen, H. U., & Hoyer, J. (2001). Generalized anxiety disorder: nature and course. Journal of Clinical Psychiatry, 62, 15-21.

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