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Psicologo Psicoterapeuta per terapia dell'Insonnia e Firenze, Parma e Montevarchi (Valdarno)

Insonnia: caratteristiche

 

L’insonnia è un problema diffuso, ed estremamente fastidioso, quando non francamente usurante. La mancanza, o carenza di sonno può influenzare significativamente la capacità di concentrarsi o di lavorare, può fare sentire stanchi e poco reattivi. L’insonnia può anche avere effetti sul tono dell’umore – quando manca il sonno in modo ripetuto ci si sente abbacchiati, giù di tono, stanchi, e certamente ben poco inclini all’entusiasmo o alla gioia. Non di rado l’insonnia è associata a periodi di difficoltà, ansia, depressione o radicale mutamento delle condizioni di vista (interessante, in questo senso, questo studio di un campione di studenti universitari durante il primo lockdown del 2020). L’insoddisfazione per la qualità del proprio sonno è un problema diffuso. Uno studio del 2002 (Ohayon e Smirne) condotto in Italia ha rilevato nel 10% dei soggetti una certa insoddisfazione per il proprio sonno; ben il 27% del campione mostrava però la presenza di qualche sintomo legato all’insonnia. La situazione cambia in base al sesso – l’impatto sulla popolazione femminile è quasi doppio – e in base all’età, con un generale peggioramento della qualità del sonno con l’aumentare dell’anzianità. In termini diagnostici è possibile distinguere tra insonnia primaria, che fa riferimento all’

insoddisfazione per la qualità del sonno, associata a difficoltà di addormentamento, nel mantenimento del sonno oppure ad un risveglio precoce. Si tratta di una condizione che provoca disagio significativo o deficit nelle attività della vita quotidiana, con una durata di almeno tre mesi per almeno tre notti alla settimana ed è presente anche quando il soggetto ha la possibilità di dormire tranquillamente.

L’insonnia primaria si manifesta in assenza di altre problematiche fisiche psicologiche, a differenza dell’insonnia secondaria, che può essere associata ad un problema fisico in grado di spiegarne l’origine, oppure ad un disturbo psicologico (spesso, problematiche di tipo ansioso o depressivo).

 

Insonnia: terapia e cura

 

La terapia dell’insonnia, in particolar modo dell’insonnia primaria e di quella secondaria associata ad un disturbo psicologico, deve essere, in accordo con le Linee Guida Europee per il Trattamento dell’Insonnia, una psicoterapia focale sulla sintomatologia, che può essere seguita, in seconda battuta e se necessario, da un intervento farmacologico. Rileviamo purtroppo che in Italia si verifica spesso l’esatto opposto (Proserpio e altri, 2022). Uno studio ha rilevato anche la bassa richiesta di consulenze mediche (meno di un terzo delle persone con sintomi di insonnia), che comunque, purtroppo, spesso conducono solo alla prescrizione di farmaci ansiolitici (Terzano e colleghi, 2004), quando una psicoterapia breve focale porta, nella grande maggioranza dei casi, ad un miglioramento in tempi brevi. Esistono diversi meccanismi psicologici che danno origine all’insonnia, ognuno superabile, spesso molto velocemente, da specifici interventi di Terapia Breve Strategica. Negli articoli del blog ne troverete descritte alcune varianti.

Riferimenti Bibliografici

Smirne, S. (2002). Prevalence and consequences of insomnia disorders in the general population of Italy.

Viselli, L., Salfi, F., D’Atri, A., Amicucci, G., & Ferrara, M. (2021). Sleep quality, insomnia symptoms, and depressive symptomatology among Italian university students before and during the COVID-19 lockdown. International Journal of Environmental Research and Public Health, 18(24), 13346.

Proserpio, P., Biggio, G., Ferri, R. et al. Insomnia in primary care: a survey conducted on Italian patients older than 50 years—results from the “Sonno e Salute” study. Neurol Sci 43, 6487–6494 (2022).

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