Raccomandiamo di seguire alla lettera le indicazioni diagnostiche e terapeutiche del vostro medico curante prima di intraprendere un intervento ipnotico per la riduzione del dolore. Il dolore può essere un segnale che qualcosa non va: prima di pensare di eliminarlo prendetevi cura di voi stessi e assicuratevi che non ci siano interventi più urgenti da mettere in campo.
Ipnosi per la lombalgia cronica
Lombalgia: l’Aspetto Psicologico
La lombalgia, quando assume una tendenza cronicizzante, assume alcune caratteristiche psicologico/percettive peculiari tali da giustificare e anzi raccomandare un trattamento psicologico/ipnotico. In particolare, il timore di potere scatenare la reazione dolorosa spinge le persone ad una costante e a volte eccessiva prudenza nei movimenti: il sottotesto è una onnipresente attenzione volta a rilevare ogni segnale di un possibile risveglio del dolore. Tutto ciò purtroppo enfatizza la percezione dolorosa, bloccando al contempo attività sane come l’esercizio fisico, lo stretching o la fisioterapia, che potrebbero al contrario migliorare il quadro complessivo del paziente.
Ipnosi e Lombalgia
L’ipnosi è ormai uno strumento che, se utilizzato consapevolmente e in base ai protocolli riconosciuti e validati internazionalmente, permette di migliorare la qualità della vita delle persone che soffrono per un dolore cronico. In Italia sono ormai diverse le sperimentazioni in ambito ospedaliero, in contesti pubblici e privati. Nel caso della lombalgia gli interventi ipnotici sono tanto più efficaci ed efficienti quanto più il problema è di origine tensiva e a tendenza cronicizzante. L’azione ipnotica si svolge su tre assi:
- Direttamente sulla percezione del dolore: la grande maggioranza dei soggetti è in grado di sviluppare una quota di analgesia ipnotica, provocando una significativa diminuzione della sensazione dolorosa;
- Sugli aspetti emotivi di allarme e di angoscia nei confronti del dolore, correlate all’attivazione di specifiche aree cerebrali, come l’insula, la corteccia cingolata anteriore o l’amigdala;
- Sugli aspetti cognitivi relativi all’immagine di sé in relazione al dolore e del proprio modo di stare al mondo, associate alle reazioni al dolore da parte delle aree prefrontali. Da notare che sia le risposte affettive che cognitive in alcuni casi possono avvitarsi su sé stesse, andando ulteriormente ad aumentare la percezione dolorosa. In collaborazione con gli studi medici propongo un metodo di intervento nell’arco di 8 settimane basate su uno sperimentato protocollo ipnotico condotto in congiunzione con le tecniche della Terapia Breve Strategica. Al termine del protocollo è prevista una revisione dei risultati ottenuti in modo da valutare una eventuale prosecuzione del trattamento.
La presa in carico
In seguito alle valutazioni diagnostiche svolte dal medico curante, quest’ultimo può deciderne l’invio per un intervento ipnotico, basandosi come detto sulle caratteristiche di cronicità, di resistenza farmacologica e valutando la presenza di una componente tensiva/psicologica. Presso i miei studi al paziente viene somministrato all’inizio, durante e alla fine dell’intervento il questionario QBPDS sugli effetti della lombalgia in modo da valutare con accuratezza l’efficacia dell’intervento, strutturato in tre fasi:
- Consulenza iniziale: fondamentale per inquadrare il problema in termini compatibili all’intervento ipnotico, finalizzato all’apprendimento di nuovi modalità di reazione, anche a livello cerebrale, allo stimolo doloroso, a quello tensivo, e agli stressor presenti nell’ambiente.
- Ipnoterapia: l’intervento ipnotico comprende una valutazione delle caratteristiche ipnotiche del soggetto e la sua capacità di rispondere alle suggestioni e di creare immagini mentali. Possono anche essere assegnate prescrizioni terapeutiche e audio costruiti appositamente da ascoltare a casa.
- Valutazione degli effetti: effettuata all’inizio di ogni seduta, sulla base delle due settimane precedenti, e alla fine del trattamento. Il medico inviante sarà costantemente informato sull’andamento del caso.
Gli obiettivi sono:
- diminuzione significativa della percezione dolorosa;
- risoluzione di problematiche ansiose, depressive o relazionali;
- miglioramento della generale qualità di vita;
- miglioramento del sonno;
- miglioramento della concentrazione.
Riferimenti bibliografici
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