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Giacomo Crivellaro | Psicologo Psicoterapeuta
Terapia Breve Strategica e Ipnosi
Firenze, Parma e Montevarchi (Valdarno)

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La Personalità

Si può definire ‘personalità’ l’insieme di atteggiamenti e di modalità interattive con sè stessi, con gli altri e con il mondo che tendono a ripetersi con una certa regolarità, in situazioni e contesti diversi.

Si tratta quindi di un concetto figlio di un processo di ragionamento induttivo (dal latino in-ducere, portare dentro); in altre parole, da alcune situazioni specifiche si procede ad ipotizzare l’esistenza di una struttura che le regola (la personalità, appunto) che si immagina essere ‘dentro’ la persona, all’interno della sua mente e della sua psicologia individuale.

E’ quindi il tentativo di organizzare una descrizione a partire da due processi distinti, ma legati fra di loro: da un lato l’interazione con noi stessi e con il mondo, che costruiamo e ri-costruiamo, istante dopo istante (da alcuni studiosi chiamato ‘Sistema Percettivo-Reattivo’, vedi Nardone e Watzlawick, 1990 e Watzlawick e Nardone, 1997), dall’altro la narrazione che ne creiamo, la storia della nostra storia, il romanzo personale che scriviamo giorno dopo giorno, in cui agiamo da protagonisti e attori principali (Bruner, 1992).

I Disturbi di Personalità

Usare il termine “disturbo” implica una presa di posizione. Esso infatti si basa sul tentativo di identificare una “norma”, cioè le caratteristiche di una personalità normale (o normata, direbbe qualcuno), e sull’etichettamento patologico di alcune personalità, in quanto devianti dalla norma. La presa di posizione consiste, per l’appunto, nell’accettazione consapevole (ci si augura, almeno da parte del professionista) della norma in sè e dell’idea che possa esserci una norma. Detto ciò, alcune parole, provenienti dall’ambito specialistico della psicopatologia, hanno conosciuto una tale diffusione popolare che pensare di non utilizzarle può rendere arduo lo scambio comunicativo con chi, al contrario, dopo cotanto uso e abuso, le ha reificate al punto da renderle realtà.

 

Struttura o Processo?

Esse infatti, si riferiscono ai processi che portano le persone a ripetere determinate reazioni e a sperimentare determinate sensazioni in contesti diversi: immaginare che esista effettivamente una ‘cosa’ chiamata personalità, una struttura in altri termini che può essere malata, misurata tramite test specifici, pesata, controllata o curata, rappresenta un salto concettuale difficilmente dimostrabile sulla base dei dati di ricerca. E’ per questi motivi che troviamo più adeguati i termini che si riferiscono ai processi (come il sopra citato concetto del Sistema Percettivo Reattivo): più adeguati in termini scientifici e applicativi, dato che una sequenza all’interno di un processo può essere modificata molto più velocemente di una struttura.

Reificare, ovvero il rischio perenne della psicoterapia

Per questi ed altri motivi lo psicoterapeuta deve prestare particolare attenzione ad evitare di reificare (cioè ‘rendere cosa’ o ‘rendere reale’) concetti che lui stesso utilizza, quale ad esempio quello di personalità. Se ad esempio lavorando con un paziente sulla sua rabbia ci accorgiamo che quest’ultimo comincia a ragionare in questi termini: “nella mia personalità c’è un lato rabbioso”, ecco che sta rendendo la rabbia un tratto stabile della sua persona, reficata nella ‘cosa’ che è la sua personalità. Quanto questo intralciare il processo di cambiamento è di facile immaginazione. Lo stesso vale per lo psicoterapeuta, che “se assume una teoria e la sua rispettiva prassi terapeutica in maniera ortodossa, questa diviene una sorta di ‘fede’ da difendere dagli assalti del dubbio. Perciò nel suo lavoro questi sarà indotto a cercare e trovare conferme alle sue assunzioni. Tale processo il più delle volte è implicito e non consapevole, cosicchè alla fine di esso il terapeuta esce con un ulteriore rafforzamento di quelle teorie che lo hanno guidato alla ricerca della loro stessa conferma” (Nardone, 2002).

Considerando inoltre che le aspettative del paziente influenzano in modo significativo l’andamento del trattamento psicoterapeutico (Greenberg et al., 2006), e che le aspettative del paziente sono influenzate da quelle dello psicoterapeuta (Haley, 1984), il rischio che il paziente faccia propri i concetti statici e staticizzanti del professionista è concreto e reale.

In questo articolo volevo quindi specificare l’uso teorico che facciamo del termine Personalità. Un utilizzo, diciamo così, di convenienza: non ne vediamo il valore teorico, ma solo quello comunicativo di permettere lo scambio con chi, invece, lo rende vero (per lui/lei) usandolo.

 

Dott. Giacomo Crivellaro, Psicologo Psicoterapeuta
a Firenze e Parma
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Bibliografia

Bruner, J. (1992). La ricerca del significato: per una psicologia culturale. Torino: Bollati Boringhieri.

Greenberg, R. P., Constantino, M. J., & Bruce, N. (2006). Are patient expectations still relevant for psychotherapy process and outcome?. Clinical psychology review, 26(6), 657-678.

Nardone, G., Watzlawick, P. (1990). L’arte del cambiamento. La soluzione dei problemi psicologici personali e interpersonali in tempi brevi. Firenze: Ponte alle Grazie.

Nardone, G. (2002). Manuale di sopravvienza per psico-pazienti. Come orientarsi nella giungla delle terapie della mente. Milano: Tea Pratica.

Watzlawick, P., Nardone, G. (1997). Terapia Breve Strategica. Milano: Cortina.

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Giacomo Crivellaro; Psicoterapia Breve Strategica e Ipnosi a Firenze, Parma e Montevarchi (Valdarno)
Psicologo Psicoterapeuta a Firenze, Parma e Montevarchi (Valdarno)
Sono Psicologo Psicoterapeuta. Diverse esperienze lavorative in alcuni ambiti della Salute Mentale mi hanno portato ad approfondire la Terapia Breve Strategica, approccio che considero il migliore, in ambito psicoterapeutico e non solo. Sono un curioso impenitente, un critico impietoso (anche verso me stesso, ahimè!) e un lettore accanito. Ricevo come Psicologo Psicoterapeuta libero professionista nei miei studi di Firenze, di Parma e a Montevarchi (AR), dove collaboro con il Centro ABA e Psicoterapia Valdarno della Associazione Vento a Favore, di cui sono socio fondatore. Sono Psicoterapeuta Ufficiale e Ricercatore del Centro di Terapia strategica di Arezzo.


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