La paura del giudizio degli altri è un problema che, come altre problematiche affini affligge un sempre più alto numero di persone. Si basa su un forte timore, unito alla sensazione opprimente e che a volte sfiora la certezza, di poter essere giudicati negativamente da una persona o da un gruppo di persone. Il pensiero di poter essere sottoposti ad un giudizio negativo diviene un momento fantasticato e temuto, in cui la vergogna tracima inondando le percezioni della persona, saturandole.
In questi casi il giudice temuto è esterno, ma può avere, come ci riporta Simona Milanese (2020), psicoterapeuta e docente del Centro di Terapia Strategica, caratteristiche peculiari del caso: è possibile, ad esempio, avere paura del giudizio di coloro che si stimano superiori a sé (come i superiori al lavoro o i docenti in ambito scolastico o accademico); si può avere paura del giudizio degli sconosciuti, anche semplicemente recandosi al supermercato o in posta; si può avere paura del giudizio delle persone dell’altro sesso, oppure delle persone che ci piacciono. In questo senso la paura del rifiuto costituisce una categoria più ampia, in grado di declinarsi in diversi tipi di problematiche e lungo un continuum che spazia da una semplice timidezza ad conclamate patologie invalidanti. Quando la paura del giudizio diviene il timore di trovare negli altri conferma dei propri difetti, veri o presunti, si configura spesso come paura del rifiuto. In altri casi si può temere il giudizio negativo in caso di disaccordi o litigi, e allora si declina in una paura del conflitto. Altre volte può essere presente la paura dell’impopolarità, oppure nel caso in cui la Tentata Soluzione prevalente sia, al contrario, la ricerca di un rassicurante anonimato, la paura di esporsi. Tutte queste reazioni possono dare adito ad una reazione di fobia sociale oppure, quando la rinuncia al cambiamento diviene la risposta prevalente, possono essere presenti reazioni di umore depresso (Muriana, Pettenò, Vernitz, 2006). In ogni caso, questo tipo di percezione può provocare un livello di sofferenza anche piuttosto marcato, in grado di debilitare la quotidianità delle persone: da un problema della relazione con gli altri può estendersi alla relazione con sé stessi e più in generale con il mondo, divenendo potenzialmente molto invalidante.
Terapia breve strategica della paura del giudizio degli altri
Il lungo lavoro di ricerca-intervento del Centro di Terapia Strategica ha portato a sistematizzare una serie di protocolli terapeutici studiati ad hoc per le diverse tipologie di paura del giudizio, in grado di portare ad un completo superamento del problema nella stragrande maggioranza dei casi (Milanese, 2020). I tempi della terapia sono brevi, presupponendo un periodo massimo per la completa risoluzione del problema o per un radicale miglioramento non superiore alle dieci sedute. La terapia è strutturata per essere al contempo flessibile (cioè in grado di adattarsi alla situazione specifica portata dalla persona) e rigorosa (cioè strutturata su principi e tecniche d’intervento ben precise e replicabili). Questo assicura la massima efficacia ed efficienza, nel rispetto della peculiarità della persona.
Riferimenti bibliografici
Milanese, S. (2020). L’ingannevole paura di non essere all’altezza. Firenze: Ponte alle Grazie.
Muriana, E., Pettenò, L., Verbitz, T. (2006). I volti della depressione. Abbandonare il ruolo della vittima in tempi brevi. Firenze: Ponte alle Grazie.
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