Problemi Relazionali Familiari | Firenze, Parma e Montevarchi (Valdarno)
Problemi familiari
Psicologo e psicoterapeuta Firenze, Parma e Montevarchi (Valdarno) | Specialista in problemi relazionali in famiglia
Conflittualità fra fratelli
Con un nuovo nato, la famiglia si riorganizza. I genitori si trovano a gestire un maggior numero di impegni, mentre il fratello più grande vede diminuire la quantità di attenzione nei suoi confronti. E’ una fase d’assestantamento naturale e delicata: il figlio più grande può manifestare comportamenti che i genitori faticano a controllare o a gestire, capricci inusuali o particolari ‘regressioni’, passi indietro, su tappe evolutive o autonomie che aveva già acquisito. Può anche verificarsi, in modo più o meno manifesto, una certa aggressività nei confronti del fratellino/a.
Conflittualità adolescenziale
La ribellione nei confronti dell’autorità genitoriale, e in parte del mondo degli adulti in generale, è una parte necessaria e caratteristica della fase adolescenziale. Naturalmente, essa non può e non deve portare ad una capitolazione dai compiti genitoriali e dalle regole della casa, che possono essere rese più flessibili ma senza mai scomparire del tutto. Questo reciproco adattamento, dei genitori al figlio e viceversa, raramente si svolge senza contrasti anche piuttosto accesi, che dovranno essere resi strumento di ricerca di un equilibrio reciproco più funzionale e stabile, senza portare ad escalation rischiose (vedi approfondimento).
La separazione dei genitori vissuta dal figlio
Se le ricerche mostrano una correlazione tra il conflitto genitoriale e il malessere psicologico dei figli, la separazione, per quanto evento doloroso e sofferto, può anche risolversi, qualora gestita in modo adeguato, con una diminuzione di tale conflittualità e con un migliore equilibrio della prole. Sul momento però i bambini possono mostrare comportamenti ‘regressivi’ (cioè tipici di età precedenti), come l’enuresi, la paura di stare da soli o senza il genitore assente, risvegli notturni frequenti, capricci, rabbia ecc. In età adolescenziale sono invece tipici atteggiamenti di ribellione nei confronti dell’autorità genitoriale come anche il tentativo di inserirsi all’interno di conflitti e divisioni tra i genitori nella speranza di ottenerne benefici, regali o eccezioni alle regole.
Conflittualità figli adulti/genitori
In reazione soprattutto a stili educativi autoritari, alcuni figli possono sperare, a volte per molti anni, di ottenere alla fine quel riconoscimento che sentono sia loro mancato nell’interazione con i genitori. Spesso si fanno carico della ‘missione impossibile’ di far cambiare idea ai propri genitori, oppure di ottenere apprezzamento. Tale reazione, definita ‘controdipendenza’, spesso lega ancora di più il figlio, divenuto ormai adulto, ai genitori, in quanto ques’ultimo rimane dentro di sè legato alla ribellione alle figure genitoriali, impotente a seguire anche quelle orme che, in fondo, in qualche situazione potevano funzionare (vedi approfondimento).
Lutto e morte di un familiare
Il lutto costituisce un evento che fa parte della vita, e come tale, non può essere esente da dolore e crisi. Fa parte del nostro destino in quanto esseri umani vivere il distacco da persone e cose care, e la sofferenza che ne consegue non può essere eliminata, ma solo lasciata decantare mano a mano. Nonostante questo, a volte l’intervento dello psicologo si rende necessario in quelle situazioni in cui il periodo di adattamento alla mancanza della persona cara non sembra avere fine, bloccando vitalità e progettualità; oppure in quelle situazioni in cui la perdita di un genitore avviene in giovane età (infantile o adolescenziale), mettendo a rischio un sano processo di sviluppo.