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Giacomo Crivellaro | Psicologo Psicoterapeuta
Terapia Breve Strategica e Ipnosi
Firenze, Parma e Montevarchi (Valdarno)

Nella vita di tutti i giorni ci circondiamo di tanti piccoli gesti, azioni e routine. Sono i “riti del quotidiano” (Bonino, 1987), si ripetono più o meno uguali oppure cambiano e si trasformano; contribuiscono a darci la sensazione di vivere in un mondo che abbia anche una lontana parvenza di prevedibilità, ma sono anche ciò che contribuiscono a creare il modo in cui ci rappresentiamo noi stessi, gli altri e il mondo che ci circonda.

Alcuni sono piccole metafore: cambiare acconciatura, giacca o scarpe in un momento di transizione, cambiare la macchina quando nasce un altro figlio, mettere in una scatola i ricordi di una relazione appena conclusa. In questo caso diventano dei piccoli rituali simbolici, dei gesti dotati di significati che li trascendono, in grado di cambiare il modo in cui siamo percepiti o ci percepiamo [1].

 

Una ricerca

 

Alcuni studiosi hanno voluto approfondire la cosa (Wei e Soman, 2010): hanno chiesto ai loro soggetti di ripensare a scelte passate che rimpiangevano oppure a desideri personali frustrati e di scriverli, raccontando su un foglio le loro esperienze. In seguito, metà dei soggetti hanno semplicemente consegnato lo scritto allo sperimentatore, l’altra metà lo ha inserito in una busta, la quale è stata poi consegnata. Subito dopo ai soggetti è stato fornito un secondo, breve, questionario, per valutare il livello di disagio che in quel momento sentivano nei confronti di quello specifico ricordo. Il secondo gruppo, quello in cui i partecipanti hanno riposto lo scritto in una busta chiusa, hanno riportato una sensazione di sollievo emotivo maggiore del primo gruppo, che aveva raccontato le loro esperienze scrivendole, ma senza sigillarle nella busta. Il distacco era più accentuato nel secondo gruppo, come se la custodia che ora conteneva i loro ricordi le avesse ormai relegati in un passato dal quale non potevano più fare male.

La capacità della nostra mente di influenzare il nostro comportamento è fuori discussione. Ma nonostante questo, è estremamente interessante come il nostro comportamento possa influenzare il nostro stato mentale o emotivo, il modo in cui percepiamo un passato ancora presente, un presente incastonato nel futuro o un futuro condizionato dal passato. E il potere, spesso sottovalutato, delle piccole azioni con cui arrediamo la nostra esistenza, in grado di aprire o di chiudere. Di lasciarsi alle spalle come di sospingerci in avanti.

 

[1] In alcuni casi è stato utilizzato il famoso costrutto di “riti di passaggio” (van Gennep, 1981), cioè insiemi di azioni ritualizzate in grado di simboleggiare il passaggio da uno status sociale o individuale ad un altro. L’idea si è rivelata suggestiva e utile anche in tempi più recenti, quando la psicoterapia ha fatto proprio lo strumento del rituale (van der Hart, 1978). 

 

Riferimenti bibliografici

Bonino, S. (1987). I riti del quotidiano. Milano: Bollati Boringhieri

Li, X., Wei, L., & Soman, D. (2010). Sealing the emotions genie: The effects of physical enclosure on psychological closure. Psychological Science21(8), 1047-1050.

Van der Hart, O. (1978). Rituals and Psychotherapy: transition and continuity. Ardent Media.

van Gennep, A. (1981). I riti di passaggio. Milano: Bollati Boringhieri.

 

 



Giacomo Crivellaro; Psicoterapia Breve Strategica e Ipnosi a Firenze, Parma e Montevarchi (Valdarno)
Psicologo Psicoterapeuta a Firenze, Parma e Montevarchi (Valdarno)
Sono Psicologo Psicoterapeuta. Diverse esperienze lavorative in alcuni ambiti della Salute Mentale mi hanno portato ad approfondire la Terapia Breve Strategica, approccio che considero il migliore, in ambito psicoterapeutico e non solo. Sono un curioso impenitente, un critico impietoso (anche verso me stesso, ahimè!) e un lettore accanito. Ricevo come Psicologo Psicoterapeuta libero professionista nei miei studi di Firenze, di Parma e a Montevarchi (AR), dove collaboro con il Centro ABA e Psicoterapia Valdarno della Associazione Vento a Favore, di cui sono socio fondatore. Sono Psicoterapeuta Ufficiale e Ricercatore del Centro di Terapia strategica di Arezzo.


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