[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://www.youtube.com/watch?v=GugxdDaoXGs”][vc_column_text]L’idea di questo video mi è venuta entrando in contatto con alcuni professionisti della salute (non tutti, per fortuna), i quali si limitano, come fossero burocrati, a scarabocchiare su un pezzetto di carta la terapia (sempre standard, e decisa unicamente sulla base dell’esame che avete appena sostenuto).

Non vi fanno alzare le braccia, non vi auscultano il cuore; non vi aspettate che vi misurino la pressione, o tantomeno chiedervi qualcosa rispetto a come sentite un certo organo o (non sia mai!) in generale voi stessi, nell’arco delle vostre giornate.

E dire che la sacra Arte della Medicina è sempre stata considerata una delle più alte, posta all’intersezione fra lo Spirito e la Materia, tanto da vicino ha a che fare con questioni fondamentali come la Vita e la Morte, la Salute e la Malattia! Niente, i medici così sono solo scribacchini, spuri meccanismi di un ingranaggio del quale il paziente è solo l’ultima rotellina. Fortunatamente l’uomo è molto più complesso (ecco un mio articolo sul sè multiplo), e allora ho pensato di dire la mia, che come Psicologo cerco di barcamenarmi fra le semplificazioni di cui ho bisogno per lavorare, nello sforzo di ricordarmi che sono solo rappresentazioni della realtà, non La Realtà…

— Dott. Giacomo Crivellaro

Psicologo Psicoterapeuta

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