Psicoterapia e Ipnosi per il Dolore Cronico: l’Aspetto Psicologico

Le persone che sperimentano forme più o meno forti di dolore cronico, a prescindere dalla localizzazione del dolore, sperimentano anche forme importanti di risposte psicologiche. Spesso la prospettiva di perdere la propria battaglia contro il dolore induce risposte ansiose e depressive: la rinuncia alle proprie attività quotidiane ne è la conclusione, portando a ulteriori forme di umore depresso e rimuginio. Il tutto accompagnato a reazioni tensive e di agitazione durante la notte, impedendo in parte o completamente un riposo notturno profondo e ristoratore.

Ipnosi e Dolore Cronico

L’ipnosi è ormai uno strumento che, se utilizzato consapevolmente e in base ai protocolli riconosciuti e validati internazionalmente, permette di migliorare la qualità della vita delle persone che soffrono per un dolore acuto o cronico (vedi Patterson, 2010; Jensen, 2011a e b). In Italia sono ormai diverse le sperimentazioni in ambito ospedaliero, in contesti pubblici e privati (vedi ad es. Molinari e Castelnuovo, 2010). Con il dolore cronico gli interventi ipnotici vanno a intervenire:

– Direttamente sulla percezione del dolore: la grande maggioranza dei soggetti è in grado di sviluppare una quota di analgesia ipnotica, provocando una significativa diminuzione della sensazione dolorosa (Thomson e colleghi, 2019);

– Sugli aspetti emotivi di allarme e di angoscia nei confronti del dolore, correlate all’attivazione di specifiche aree cerebrali, come l’insula e la corteccia cingolata anteriore (Adachi e colleghi, 2014);

– Sugli aspetti cognitivi relativi all’immagine di sé in relazione al dolore e del proprio modo di stare al mondo, associate alle reazioni al dolore da parte delle aree prefrontali (Adachi e altri, 2014). Da notare che sia le risposte affettive che cognitive in alcuni casi possono avvitarsi su sé stesse, andando ulteriormente ad aumentare la percezione dolorosa.

In collaborazione con alcuni studi medici propongo un metodo di intervento basato su uno sperimentato protocollo ipnotico condotto in congiunzione con le tecniche della Terapia Breve Strategica. Al termine del protocollo è prevista una revisione dei risultati ottenuti in modo da valutare una eventuale prosecuzione del trattamento.

Psicoterapia Strategica con il Dolore Cronico

Quando le risposte ansiose e depressive divengono preponderanti verranno utilizzate le tecniche tipiche della Terapia Breve Strategica, ampiamente conosciute per provocare cambiamenti e risoluzioni in tempi brevi di queste problematiche (Nardone, 1995; Nardone, 2016; Muriana, Pettenò e Verbitz, 2006). Si tratta di un approccio particolarmente adatto a sposarsi proficuamente agli interventi ipnotici (Nardone, 2020) dando origine a modelli di intervento efficaci ed efficienti (Molinari e Castelnuovo, 2010; Castelnuovo e Zacchetti, 2014).

Per quanto riguarda le sindromi caratterizzate da un dolore cronico, l’intervento psicologico e quello medico debbano essere svolte in collaborazione tra i diversi professionisti, in modo che l’intervento psicologico vada a supporto di quello medico e viceversa, in una dinamica virtuosa circolare della quale il paziente è il beneficiario finale.

Per questi motivi in questi casi utilizzo per i seguenti interventi:

–  il già citato protocollo ipnotico per la gestione del dolore;

–  Psicoterapia Breve Strategica per gli aspetti depressivi e ansiosi;

–  interventi di colloquio familiare, laddove fosse necessario cercare l’attivazione di ulteriori risorse presenti nel contesto relazionale o gestire eventuali dinamiche conflittuali;

–  eventuali necessità di valutazione psicologica personalizzata.