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Giacomo Crivellaro | Psicologo Psicoterapeuta
Terapia Breve Strategica e Ipnosi
Firenze, Parma e Montevarchi (Valdarno)

NUOVI ASSETTI FAMILIARI: ESULI A CASA PROPRIA

 

Nel costante modificarsi della famiglia, vittima o parte dei cambiamenti che investono la società nel suo insieme, troviamo sempre più frequente un fenomeno relativamente recente: quello dei figli i quali a seguito della separazione dei genitori si trovano, spesso a cavallo con il periodo in cui costruiscono le autonomie di vita, ad essere privati della rassicurante intimità della casa familiare in cui tornare, mentre ingrandiscono gli orizzonti a cui rivolgersi [1].
 

In molti casi infatti i genitori separati provano a ricostruirsi una nuova famiglia, con un nuovo compagno/a e i figli nati dal nuovo rapporto; quello che era stato il nido della famiglia che non c’è più viene abbandonato, per non essere mai più riempito. I figli giovani si trovano così ad essere l’ultima testimonianza, ancora pulsante di ricordi, di ciò che un tempo era esistito, mentre provano a ritrovare uno spiraglio di quell’antico calore nelle nuove case, testimoni di una storia che, però, non è più la loro.
Nuovi bambini occupano le stanze a fianco di quelle dei genitori, nuovi partner hanno trovato conforto nelle camere da letto, gli alberi di Natale ospitano i doni di nuove scoperte, mentre i nostri esuli provano a farne parte, spesso invano.
 

Il paradosso è infatti connaturato allo sforzo di trovare soddisfazione ai propri bisogni di famiglia all’interno di nuclei che rappresentano, con la loro stessa esistenza, proprio il superamento di quel passato che non potrà tornare.
Spesso la scelta è tra affrontare la malinconia abbandonando la ricerca e con rabbia, ribellarsi al suo intrinseco fallimento: una rabbia che è insieme diniego e rigetto della rassegnazione, terreno fertile per ulteriori delusioni, fonte di altre sofferenze. E ancora il peregrinare, conservando la memoria di ciò che era casa propria, nella speranza di ritrovare la tavola imbandita dell’infanzia.
 

Nella moltitudine sintomatologica che può accompagnare tale stato, sintomi ansiosi, depressivi fino a sconfinare nella paranoia trovano posto e nutrimento nel rifiuto relazionale insito nella ricerca stessa delle relazioni che erano, e che non sono più. Il compito del terapeuta strategico in questi casi è quello di porsi come figura di riferimento, in grado di guidare dolcemente ma autorevolmente, nella costruzione di una vita emancipata; in primis nel far decantare dolore e malinconia. Prendere commiato da un passato che esiste ormai solo nel ricordo per poter costruire un presente, evitando una ricerca, un ritorno al futuro, impossibile quanto sostanzialmente dolorosa.
 

Il sogno di Herman Hesse in Amicizia e altri racconti, in cui il protagonista ventenne torna solo per un’estate nella casa paterna, in cui nulla sembra essere cambiato, diventa finalmente solo un sogno. Un bel sogno, certo, ma pronto a trasformarsi in un incubo qualora il sognatore si sforzi di farlo diventare realtà.

 

Riferimenti bibliografici
 

Hesse, H. (2010). Amicizia e altri racconti. Newton.
 

Rapporto ISTAT sul matrimonio in Italia, 2012.
 

[1] Qualche numero per chi ci si appassiona: a fronte di una diminuzione del numero di matrimoni, costante dai primi anni ’70, troviamo un aumento, leggero ma consistente, del numero delle seconde nozze. L’aumento dei nati da genitori non coniugati è invece sempre più alto (circa uno su quattro nel 2012 – Rapporto Istat sul matrimonio in Italia nel 2012). Il divorzio breve, introdotto nel 2015, ha diminuito il periodo di separazione minimo necessario per accedere al divorzio: si assiste, a partire dall’anno della sua introduzione ad un ulteriore aumento degli scioglimenti matrimoniali. In questo contesto, il numero dei figli di genitori in seconde nozze oppure nati da una relazione successiva è in aumento, e configura un panorama multiforme: se da un lato, la presenza di altri adulti significativi può essere fonte di arricchimento sociale e relazionale, dall’altro può divenire l’involontario terreno fertile per lo sviluppo della problematica che abbiamo cercato di descrivere nell’articolo.



Giacomo Crivellaro; Psicoterapia Breve Strategica e Ipnosi a Firenze, Parma e Montevarchi (Valdarno)
Psicologo Psicoterapeuta a Firenze, Parma e Montevarchi (Valdarno)
Sono Psicologo Psicoterapeuta. Diverse esperienze lavorative in alcuni ambiti della Salute Mentale mi hanno portato ad approfondire la Terapia Breve Strategica, approccio che considero il migliore, in ambito psicoterapeutico e non solo. Sono un curioso impenitente, un critico impietoso (anche verso me stesso, ahimè!) e un lettore accanito. Ricevo come Psicologo Psicoterapeuta libero professionista nei miei studi di Firenze, di Parma e a Montevarchi (AR), dove collaboro con il Centro ABA e Psicoterapia Valdarno della Associazione Vento a Favore, di cui sono socio fondatore. Sono Psicoterapeuta Ufficiale e Ricercatore del Centro di Terapia strategica di Arezzo.


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